Il viaggio di ritorno è scorso via abbastanza tranquillamente. Ci sono stati però due momenti topici.
Il primo è legato alle simpatiche nuove politiche sui bagagli di Ryanair. Ora si può portare solo un bagaglio, dal peso massimo di 10 Kg, che io, tra computer, libri e vestiti superavo abbondantemente. Mentre all'andata non c'era stato neanche un controllo, all'aeroporto di Hahn c'era un simpatico tedesco ausiliato da una piccola bilancia che pesava le valigie che, all'apparenza, sembravano superare il limite. Per non incorrere nell'inevitabile multa, finsi indifferenza: tirai su il trolley con una mano sola come se fosse vuoto e con ostentata indifferenza (nonostante il braccio implorasse pietà) superai l'ostacolo senza problemi.
Il secondo è dovuto alla furbizia umana. Il volo per Bergamo era quasi concomitante con quello per Roma, il che rese possibile che tre persone dall'intelletto sopraffino, non leggessero i cartelli che dicevano: Bergamo o Roma e che salissero su un aereo a caso. Sbagliando.
Eravamo pronti sulla pista, con le hostess che chiedevano chi avesse sbagliato aereo perché c'erano tre passeggeri in più. Questi, per vergogna probabilmente, non si sono palesati subito, ma dopo più di un'ora.. maledetti!
Comunque, per concludere la breve parentesi tedesca:
Auf Wiedersehen Heidelberg!
