giovedì 12 agosto 2010

7 agosto 2010 - Chicago.. again! [Chicago]


9th day

Secondo giorno a Chicago, ovvero il giorno dei musei. Partiamo con la colazione dei campioni ["the champion's breakfast", come diceva il menu] da Lou Mitchell's. Beh veramente colazione piu' piu' tra omlette, pancake, waffle, giri gratis di caffe'... il cibo assunto ci permettera' di saltare il pranzo senza problemi!

Via per musei con la magica tessera tutto incluso. Il problema e' che tutti i musei chiudono tra le 5.00 pm e le 6.00 pm e nei vari tentativi di capire dove andare, iniziamo la gita al museo delle scienze delle tecnica nel primo pomeriggio il che vuole dire 4 ore per tre musei.. via di corsa. Nella corsa pero' Ezra scompare dal mio zaino, fuggita verso chissa' dove.. forse non gli andavamo cosi' a genio come compagni di viaggio e ha deciso di proseguire da sola...

1) Il museo della scienza e della tecnica e' l'archetipo di museo americano. Tutto si puo' toccare e vive il regime dell'impara facendo. Certo forse e' un po' esagerato, ma come si puo' resistere al fascino di costruirsi da soli il proprio piccolo tornado? Nella sezione dello spazio c'e' anche l'originale Apollo 8: bello, vecchio e incredibilmente e' riuscito ad andare nello spazio, a vederlo non sembrerebbe possibile.

2) Il museo di storia nauturale ospita Sue, lo scheletro di tirannosauro piu' grande e meglio conservato del mondo [cavolo, qui' sembra sempre una gara ad averlo piu' grosso..]. Nell'ora che ci siamo dati per visitarlo riusciamo, tra le altre cose, a fare un giro nel reparto di miniaturizzazione. Sullo stile di "Mamma mi si sono ristretti i ragazzi" siamo circondati da oggetti e animali super-ingranditi, come se noi fossimo grandi pochi millimetri. Tra tutti sicuramente spicca aragostone che spunta fuori all'improvviso da dietro un muro. Tenero lui, con i suoi occhioni, quasi mi spiace aver mangiato un suo simile pochi giorni prima.

3) L'acquario, altro giro lampo di un'ora. E' uno degli acquari piu' completi che io abbia mai visto, ci sono pesci da un po' tutto il mondo in vasche enromi. L'attrattiva principale e' la vasca con gli squali, ma ci sono anche tartarughe, beluga, lontre e soprattutto quei simpaticoni dei pinguini che vivono sempre nel loro mondo dorato.


Dopo questa abbuffata di cultura andiamo finalmente a vedere il famoso fagiolo di Chicago. Bell'idea vedere riflessa tutta la citta' in un enorme fagiulo metallico. Ma soprattutto bella la fontana che c'e' li' vicino. Piena di bimbi (e un po' meno bambini) che giocavano sorvegliati da due enormi immagini di volti che continuavano a cambiare espressione.


Alla ricerca della fabbrica delle magliette di Seba andiamo a fare un giro nella periferia di Chicago. Prendiamo la metropolitana che ci porta nella via giusta MA al numero sbagliato, ci troviamo al 4621 e dobbiamo andare al 3011, via non facciamoci scoraggiare, che sara' mai. Facciamo un'ora buona di camminata passando tra locali pieni di gente, zone dedicate ai gay [un sacco di gay] e la colorita fauna locale raggiungiamo finalmente il famoso negozio, chiuso naturalmente. Per consolarci cardog per tutti! Si tratta di un hot dog trascinato nell'orto, nel senso che e' pieno di verdure, Ce lo servono delle tizie dai modi spicci e dall'inglese incomprensibile, ma alla fine il panino e' buono, o almeno a me e' piaciuto benche' ci siano stati pareri contrastanti.

Si riparte.. iniziamo finalmente la mitica Route 66 [ora ricostruita e rinominata Route 55, tristemente]. Via verso ovest..

Chicago voto: 9

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